Immagino non sia il massimo iniziare un nuovo blog con i sensi di colpa. peró è così che mi sento.
Zito stamani mi ha salutato dalla porta con lo zainetto sulle spalle, e io mi sono sentita triste. Non sono abituata a stare tutto il giorno lontana da lui e mi fa impressione sapere che lo rivedrò stasera.
Zito ha 40 anni, e qualcosina in piú, come ogni mattina é andato in ufficio dove lavoriamo insieme, mentre io sono rimasta in pigiama sulla porta a fargli ciao con la manina. Rimarrò per un anno intero e poco piú davanti la porta a fare ciao con la manina e vederlo allontanarsi sempre piú.
Oggi è il mio primo giorno di maternità.
La Angela temeva mi annoiassi e quindi mi ha lasciato i compiti per casa: cucinare e scrivere. Io aggiungo quello di mangiare ció che cucino, ma giusto per vedere se mi é venuto bene. Già ieri mi ha ricordato che da oggi devo iniziare a fare i compiti, e io da alunna diligente e giudiziosa ho già iniziato.
Con il senso di colpa nel cuore sapendo che: Zito va a lavorare e io no; La Angela va a lavorare e io no; mio fratello va a lavorare e io no; il tipo che fuori dalla finestra scarica i bidoni della spazzatura lavora e io no; il postino che ha appena infilato la posta (spero stavolta sia veramente quella mia) nella buca delle lettere lavora (male) e io no; tutto il mondo lavora e io no, ho deciso di fare un dolce al cacao, che normalmente é la cosa che mi fa sentire piú in colpa dopo averla mangiata.
Ancora in pigiama ho iniziato a prendere gli ingredienti e pesarli ciascuno nella sua ciotolina:
150gr di farina
150gr di zucchero semolato
75gr di burro a temperatura ambiente
75 gr di cacao in polvere
3 uova
150ml di latte
1 bustina di lievito
Ho rivestito il fondo della tortiera a cerniera con un foglio di carta forno, ne ho imburrato solo il bordo, e ho iniziato a mescolare gli ingredienti. Piuttosto che imburrare tutta la tortiera preferisco foderare il fondo con la carta forno e incastrarla con il bordo a cerniera. Cosí mi viene molto piú semplice staccarla e la poggio direttamente col suo foglio sul piatto.
Ho acceso il forno a 170gradi.
Ho iniziato a separare gli albumi dai tuorli, che é un procedimento che detesto perché so che arrivato all'ultimo uovo mi si romperá il tuorlo che cadrá rovinosamente sugli albumi giá separati. Per questo motivo o forse per scaramanzia, mi assicuro che ci siano in casa sempre il doppio delle uova necessarie. Stavolta é andato tutto bene :)
ho montato gli albumi a neve ferma con le fruste elettriche
ho lavorato per ca 10 min i tuorli con lo zucchero setacciato, che andavo aggiungendo poco alla volta. A questo impasto ho aggiunto pian piano il burro, la farina e il cacao setacciati. Ogni tanto ho aggiunto il latte in modo che il composto non fosse troppo duro da lavorare. Ho aggiunto infine il lievito e gli albumi a neve, mescolandoli delicatamente al composto
Una volta che l'impasto era omogeneo l'ho versato nella tortiera e l'ho messa in forno preriscaldato a 170 gradi, per 40 minuti. Ho imparato a mie spese che i dolci non vanno mai in forno ventilato ma sempre statico.
Nell'attesa che la torta fosse pronta ho fatto altri compiti lasciati da Zito e ho scritto questo post.
La torta adesso é pronta, e dato che fuori nevica, ho deciso di spolverarla con lo zucchero a velo, cosí rimane in tema con l#ambiente esterno.
I sensi di colpa sono rimasti, ma almeno potró condividerli con i miei amici e con coloro assaggeranno la torta ;)
passi che non ci sia la foto, ma che io domani non possa assaggiarla, questo proprio non mi sta bene... vabbé, faremo i conti!
RispondiEliminami faró perdonare martedí, al tuo ritorno. Promesso :)
RispondiEliminaMa guarda che sensi di colpa scemi ti fai venire, stupidina :)
RispondiEliminaHai iniziato un nuovo blog! Brava! solidarietà per "gli altri lavorano e io no" tu almeno ora hai un motivo serio e bellissimo io non ho un permesso di lavoro e rende la cosa ancora più frustrante. Scrivere, cucinare e mangiare sono tre ottimi buoni propositi :)
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